Caricare altri dispositivi mentre il portatile è in carica o caricarli normalmente: quale delle due soluzioni è più dannosa per la batteria del portatile?

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Caricare altri dispositivi mentre il portatile è in carica o caricarli normalmente: quale delle due soluzioni è più dannosa per la batteria del portatile?

 

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Negli ultimi anni, i notebook si sono evoluti per diventare veri e propri hub di produttività, capaci non solo di eseguire attività complesse ma anche di alimentare altri dispositivi tramite porte USB-C o Thunderbolt. Questa funzionalità, nota come power delivery o reverse charging, permette di ricaricare smartphone, tablet o persino altri laptop. Tuttavia, molti utenti si chiedono se utilizzare questa funzione mentre il notebook è collegato alla rete elettrica possa danneggiare la batteria nel lungo periodo.

La questione è rilevante perché le batterie agli ioni di litio, presenti nella maggior parte dei laptop moderni, sono sensibili a fattori come calore, cicli di carica e scarica e sovraccarico. Se da un lato i produttori integrano circuiti di protezione per ottimizzare la durata della batteria, dall’altro l’uso intensivo del reverse charging potrebbe influire sulla sua salute. È quindi importante capire se caricare dispositivi esterni mentre il notebook è in carica sia più dannoso rispetto a farlo quando funziona a batteria.

 

Effetti sul notebook durante la ricarica

Quando un laptop è collegato all’alimentazione e contemporaneamente fornisce energia a un altro dispositivo, il sistema di gestione dell’energia deve bilanciare due flussi di corrente: quello in entrata dall’adattatore e quello in uscita verso il dispositivo collegato. In questa situazione, la batteria del notebook non viene solitamente coinvolta, poiché l’alimentazione esterna copre sia il consumo del laptop stesso che quello del dispositivo collegato. Di conseguenza, la batteria rimane in uno stato di carica stabile, senza subire cicli di scarica aggiuntivi, il che riduce lo stress sulle celle.

Tuttavia, un potenziale rischio deriva dal surriscaldamento. Se l’adattatore di alimentazione non è sufficientemente potente o se il dispositivo collegato richiede molta energia (ad esempio, un altro laptop), il sistema potrebbe generare calore in eccesso. Le alte temperature sono uno dei principali nemici delle batterie agli ioni di litio e, nel tempo, potrebbero accelerarne il degrado.

 

Effetti sul notebook quando funziona a batteria

Se invece il notebook non è collegato alla rete elettrica e viene utilizzato per ricaricare altri dispositivi, la batteria interna si scaricherà più rapidamente. Ogni ciclo di scarica profonda contribuisce all’usura delle celle, specialmente se la capacità residua scende sotto il 20% prima di una ricarica. Inoltre, poiché il reverse charging richiede un’elevata potenza in uscita, il calore generato potrebbe essere maggiore rispetto a un uso normale, aumentando ulteriormente lo stress sulla batteria.

In sintesi, utilizzare il notebook come power bank mentre è alimentato a batteria può essere più dannoso nel lungo periodo, perché aumenta il numero di cicli di scarica e può portare a un surriscaldamento più frequente.

 

Conclusione

In definitiva, caricare altri dispositivi mentre il notebook è collegato alla presa di corrente è generalmente meno dannoso per la batteria rispetto a farlo quando funziona a batteria. Tuttavia, è importante assicurarsi che l’adattatore sia sufficientemente potente per gestire sia il laptop che il dispositivo collegato, evitando così un eccessivo surriscaldamento. Se possibile, è consigliabile limitare l’uso del reverse charging a situazioni occasionali e preferire caricatori dedicati per preservare la longevità della batteria del notebook.

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